“La Sicilia ha bisogno di una rivoluzione culturale. Ha professionisti di altissimo livello, docenti, medici e architetti ma non si sporcano le mani facendo politica e l’hanno delegata a questi politici di professione.”
“Svolgevamo un autentico ruolo sociale: la Rai contribuì a unificare l’Italia più che le autostrade.”
“Direconflitto d’interessi è diventato come dire ‘un attimino’.”
“L’audience influisce anche sulle amicizie.”
La politica in tv è diventata invadente, ogni cosa viene valutata in base alle ricadute elettorali che può avere. Domina il “politichese”.
“La televisione la gente se la va a cercare a qualsiasi ora: basta che sia fatta bene.”
“[La televisione] È poco curata. La qualità è scadente. Funziona di più mettere 10 persone dentro una casa davanti a venti telecamere fisse e vedere cosa succede. Oppure fare esplodere la quizzomania, quattro domande idiote che fanno sentire intelligenti le persone a casa.”
Renzo Arbore con i suoi spaghetti Barilla penzolanti al collo, sbronzo di birra per gli spot che ha fatto, ha il coraggio di parlare di televisione mercantile e di livellamento dei programmi verso il basso. Una crociata di puristi che hanno venduto magliette e libri a più non posso al tempo di "Quelli della notte" mi sembra fuori luogo.
“Questo lavoro si fa soltanto quando si è felici.”
“La televisione è come una spugna: raccoglie tutto ciò che c'è sul pavimento e quando vai a spremerla esce fuori il succo della società.”