Carmelo Bene o Giorgio Morandi non erano preoccupati della propria “creatività”: avevano da lavorare.
“Il primo minuto di un giorno di lavoro ti ricorda di tutti gli altri minuti di cui consiste un giorno, e non è mai una bella cosa pensare ai minuti come individui. Solo dopo che altri minuti hanno raggiunto i nudi, solitari primi minuti il giorno diventa più tranquillamente integrato nella sua giornitudine.”
“Se la gente non dovesse lavorare per procurarsi il pane, tutti passerebbero il tempo a lamentarsi per la propria morte, e la vita sarebbe un unico gran funerale.”
“Non riesco a lavorare se non mi diverto e non mi diverto se qualcuno è triste.”
“C'è stato un tempo in cui credevo di dover accettare ogni proposta che mi veniva fatta, di dover cavalcare l'onda.”
“- Tu non ti ricordi di me, ma noi lavoravamo insieme.- Mai lavorato per le pompe funebri...”