“Io non mi considero un vero partigiano, io ero una staffetta.”
“Ho fatto di me questa strana cosa, un uomo di lettere, un uomo il cui destino è cambiare le sue emozioni in parole, scriverle, forse pensare non tanto al loro senso quanto alla loro cadenza, alla loro musica, alla loro suggestione, e crearesogni.”
“Sono un uomo velato a me stesso, soltanto Dio sa il mio vero nome.”
“Non ho mai fatto parte di movimenti o associazioni come gli scout o l'Azione cattolica. Mi definirei una cattolica di parrocchia.”
“Certe volte non mi sento una persona. Non sono che un insieme di idee di altra gente.”
“Non sono un profeta o un uomo dell'età della pietra. Sono solo un mortale con le potenzialità di un supereroe.”
“Molly io sono narcisistico, pessimistico, sono ossessivo insicuro... e ho una tale paura dell'intimità che ogni mia relazione è un continuo autosabotaggio che inevitabilmente sfocia in un vuoto di aspettative tradite e disperazione.”
“Mi chiamo Hercule Poirot e sono probabilmente il miglior investigatore al mondo.”
“Sono una persona piena di incertezze, introspettiva e riflessiva.”
“Io non sono né bugiardo, né onesto, piuttosto sono agnostico chiaro?”
“Cerca di essere il meglio di ciò che tu sei, anche se ciò che sei non è buono.”
“Una donna capace di realizzare acquerelli grandiosi mi ha fatto cambiareidea su quale sia il mio posto nel mondo.”
Talvolta dal caos della razionalità scimmiesca che ottenebra le menti ordinarie emerge una domanda: “Ma imitando qualcuno che non sono io, non rischio di snaturare la mia identità, annullandomi in quella di qualcun altro?”. La risposta è semplice: noi non abbiamo un’identità, la nostra è solo la ridicola parodia di un’identità.
“Quando morirò, voglio che sulla mia tomba ci sia scritto 'Sono arrivato', perché secondo me quando ti senti arrivato vuol dire che sei morto.”
“Sono solo un prodotto, come una saponetta, da vendere quanto più possibile.”