“Tutto ciò che è inutile è sempre rispettabile, per esempio la religione, i vestiti alla moda, la conoscenza della grammatica latina.”
“La grammatica, che può governare perfino i re.”
“- Glauco: Presto segua quella macchina!- Marino: Ma che segua, insegua!- Glauco: Sta a guardà a grammatica.”
“Il cervello non è affatto neutrale rispetto al tipo di grammatica. Se ad esempio deve apprendere una sintassi non dotata di proprietà ricorsive, i circuiti tipici del linguaggio diminuiscono progressivamente la loro attività a vantaggio di altri, tipicamente visibili nei casi di soluzione di problemi non linguistici.”
“Le virgolette stanno alla citazione come ‘l’orizzonte sta al mondo'.”
“Resta pure sgrammaticato, la poesia se lo può permettere, mentre non si può permettere di non scorrere. Il flusso dev’essere conservato; maggiore è quel flusso, migliore è la poesia.”
“Anche un solo congiuntivo sbagliato o mancato fa rumore; come si dice, «suona male»; produce, nelle orecchie delle persone attente alla lingua, lo stesso effetto sgradevole del gesso che scricchiola sulla lavagna.”
“Lo scrittore che trascura la punteggiatura o che non la sa usare corre il rischio di non essere capito, e questo, per comune convinzione, non è altro che il risultato della negligenza o dell'ignoranza.”
“Non dire, 'Se potessi, vorrei.' Dì, 'Se posso, voglio'.”
“Dove finisce la grammatica comincia la grande arte.”
“Solo in grammatica puoi essere più che perfetto.”
“Il refuso è un contributo involontario alla pluralità delle verità e un correttivo alla monotonia dei significati.”
“Non calpestate i congiuntivi. Il congiuntivo è morto, dicono. Omicidio, suicidio o evento accidentale? Nessuna di queste cose. Credo si tratti della conseguenzalogica di un fenomeno illogico. Sempre meno italiani, quando parlano, esprimono un dubbio; quasi tutti hanno opinioni categoriche su ogni argomento (vino e viaggi, case e calcio, sesso e sentimenti). La crisi del congiuntivo non deriva dalla pigrizia, ma dall’eccesso di certezze. Ha un’origine chiara: pochi oggi pensano, credono e ritengono; tutti sanno e affermano. L’assenza di dubbio è una caratteristica della nuova società italiana. Chi esprime cautela (e usa il congiuntivo) rischia di passare per insicuro.”
“Se la virgola è francese, il punto è americano, il punto interrogativo è tedesco, il punto esclamativo è decisamente italiano. Un segno emotivo, eccitabile e lievemente enfatico.”
“I puntini di sospensione sono utili: esprimono incertezza, reticenza, imbarazzo, vaghezza… Il guaio qual è? Qualcuno esagera. E usa i puntini – tre, non uno di più e non uno di meno – per mascherare atteggiamenti inconfessabili. Forse per questo il segno è tanto popolare, da qualche tempo. Chi sono i Puntinisti? Individui che non hanno la costanza o il coraggio di finire un ragionamento. Raramente quest’orgia di puntini esprime un pensiero compiuto. Accompagna invece mezze ammissioni, spunti, sospetti, accenni, piccole vigliaccherie (non ho il coraggio di dire qualcosa, e alludo).”