“Dialogare strategicamente prevede prima di tutto evitare di iniziare con affermazioni, ma procedere col porre domande non provocatorie, bensì capaci di creare un clima collaborativo tra gli interlocutori.”
“Uno cerca una levatrice per i propri pensieri, l'altro qualcuno da aiutare: così nasce un buon colloquio.”
“La musica esprime il desiderio, l'amore e la gioia meglio di qualunque dialogo in assoluto.”
Credo alla parola che si ascolta e che si dice, ai racconti che ci si fa in cucina, a letto, per le strade, al lavoro, quando si vuol essere onesti ed esser davvero capiti, più che ai saggi o alle invettive, ai testi più o meno sacri e alle ideologie. Credo sopra ogni altra cosa al dialogo, e non solo a quello spirituale: alle carezze, agli amplessi, alla conoscenza, come a fatti non necessariamente d’evasione o individualistici – e tanto più “privati” mi appaiono, tanto più pubblici e politici, quali sono, m’ingegno che siano riconosciuti… Non credo al potere, e ripudio perfino la fantasia se minaccia d’occuparlo… Non credo al fucile: ci sono troppe splendide cose che potremmo/potremo fare anche con il nemico, per pensare a eliminarlo.
Sono queste le astuzie della Storia: uno scontroso cattolico austriaco ed un freddo comunista piemontese, che per primi in Italia provano a fare il “dialogo” e ci riescono pure.
“Un uomo di parte, quando è coinvolto in una disputa, non si interessa affatto dei diritti della questione, ma è ansioso solo di convincere gli ascoltatori delle sue proprie asserzioni.”
“Dialogo: Ricercato da tutti, purché non sia reciproco.”
“Voglio costringere il mondo della politica a imparare il dialogo, lo facciano in tv, davanti a milioni di persone. Devono sottoporsi al giudiziopopolare.”
“Solo nella verità è possibiledialogare, non nella non-verità della fede.”
“Ci si trascina di notte per le vie e si parla tra sé. Il dialogo alligna di giorno e risuona dei suoi traffici ignobili. Di notte si monologa. Come dei re.”
- Polonio: "Che cosa state leggendo, mio signore?"- Amleto: "Parole, parole, parole".
“Accade invece che, quando ci si trovi in disaccordo su qualche punto, e quando l'uno non riconosca che l'altro parli bene e con chiarezza, ci si infuria, e ciascuno pensa che l'altro parli per invidia nei propri confronti, facendo a gara per avere la meglio e rinunciando alla ricerca sull'argomento proposto nella discussione.”
“Spesso infatti il lavoro che dovrebbe essere comune, finalizzato a dare vita a un personaggio o a una scena, presenta delle problematiche perché manca il dialogo.”
“Io scrivo commedie perché il dialogo è il modo più rispettabile di contraddire me stessa.”
“I dialoghi sono fondamentali, specie in un film d'animazione, ma alla fine il pubblico non ci bada nemmeno.”