“Non amo i gay che si vestono da gay, come non amo i bulli che si vestono da bulli. Le proprie tendenze e i propri orientamenti sessuali possono essere espressi in altro modo, non occorre mascherarsi.”
“I bambini non nascono bulli, ma viene insegnato loro ad esserlo.”
“Il bullismo è terribile.”
“Mio padre mi ha trasmesso un grande senso dell'umorismo. A scuola non ero vittima di bullismo perché avevo un atteggiamento aperto, fiducioso.”
Solo con gli amici della banda oggi molti dei nostri ragazzi hanno l'impressione di poter dire davvero "noi", e di riconfermarlo in quelle pratiche di bullismo che sempre più caratterizzano i loro comportamenti a scuola. Lo sfondo è quello della violenza sui più deboli e la pratica della sessualità precoce ed esibita sui telefonini e su internet dove, compiaciuti, fanno circolare le immagini delle loro imprese.
L'autismo non è un "dono". E per molti è una lotta senza fine contro scuole, luoghi di lavoro, bulli. Ma da un certo punto di vista può essere un super-potere.
“È più come uno squalo in preda a frenesia divoratrice. Avido malanimo nascosto dietro la maschera senza volto dell’anonimato. Il cyberbullismo dilaga. L’alienazione fisica dalla vittima dà ai prepotenti un falsosenso di libertà che permette loro di dire quello che vogliono.”
- Sheldon: Buongiorno Penny.- Penny: Ti sono spuntati gli occhi sulla nuca?- Sheldon: Quando a scuola vieni pestato un giorno sì e l'altro anche, l'istinto di sopravvivenza ti fa sviluppare un udito estremamente sensibile. E soprattutto se per essere pestati basta iniziare una frase con le parole "statisticamente parlando".
“Ho avuto un periodo, Giacomo, che mi tiravano addosso i banchi e le sedie e i libri. Alle superiori. Dicevano mostro, idiota, handicappato, scimmia. Mi volevano male. Se solo avessero saputo… - Cosa? - Che grazie a loro cominciai a piacermi. Cominciai a ringraziare Dio di non avermi fatto così, come quelli che mi offendevano. A loro è andata peggio: sono nati senza cuore.”
“C'è un'età in cui la derisione si trasforma e perde ingenuità per acquisire il carattere della violenza. È l'età in cui le sovrastrutture ideologiche cominciano a bacare i pensieri di ex bambini profumati di neutralità.”
“A tutti coloro che oggi imputano la formazione di bande al solo fenomeno delle banlieues, io dico: certo, avete ragione, la disoccupazione, certo, l’emarginazione, certo, i raggruppamenti etnici, certo, la dittatura delle marche, certo, la famiglia monoparentale, certo, lo sviluppo di un’economia parallela e di traffici di ogni genere, certo, certo… Ma guardiamoci bene dal sottovalutare l’unica cosa sulla quale possiamo agire personalmente e che risale alla notte dei tempi pedagogici: la solitudine e il senso di vergogna del ragazzo che non capisce, perso in un mondo in cui gli altri capiscono.”
“I ragazziricchi ci chiamavano con un sacco di nomignoli, ma la cosa non ci ha mai dato fastidio perché non conoscevamo il significato di quelle parole.”
“Si prova una vergogna tremenda ad esserevittima di bullismo, perché ad un certo punto cominci a pensare che ci sia un motivo per cui sei stato preso di mira.”
“È facilediventare la preda di un bullo, bastano un paio di occhiali, oppure l’apparecchio ai denti, qualche chilo in più, o dichiararsi gay o lesbica. Dico sempre che nasciamo liberi e senza pregiudizi fino all'età della pubertà. Poi, per il resto della nostra vita, cerchiamo di curare le ferite che ci siamo procurati in quel periodo.”