“Ho avuto un periodo, Giacomo, che mi tiravano addosso i banchi e le sedie e i libri. Alle superiori. Dicevano mostro, idiota, handicappato, scimmia. Mi volevano male. Se solo avessero saputo… - Cosa? - Che grazie a loro cominciai a piacermi. Cominciai a ringraziare Dio di non avermi fatto così, come quelli che mi offendevano. A loro è andata peggio: sono nati senza cuore.”
“Non amo i gay che si vestono da gay, come non amo i bulli che si vestono da bulli. Le proprie tendenze e i propri orientamenti sessuali possono essere espressi in altro modo, non occorre mascherarsi.”
“I bambini non nascono bulli, ma viene insegnato loro ad esserlo.”
“Il bullismo è terribile.”
“Mio padre mi ha trasmesso un grande senso dell'umorismo. A scuola non ero vittima di bullismo perché avevo un atteggiamento aperto, fiducioso.”
Solo con gli amici della banda oggi molti dei nostri ragazzi hanno l'impressione di poter dire davvero "noi", e di riconfermarlo in quelle pratiche di bullismo che sempre più caratterizzano i loro comportamenti a scuola. Lo sfondo è quello della violenza sui più deboli e la pratica della sessualità precoce ed esibita sui telefonini e su internet dove, compiaciuti, fanno circolare le immagini delle loro imprese.