“La svolta cruciale nel nostro modo di intendere la salute avverrà una persona alla volta.”
“Ciò che non sappiamo e non comprendiamo in tema di nutrizione può farci davvero male.”
“Benché molti di noi pensino di essere bene informati sull’alimentazione, le cose non stanno così. Tendiamo a seguire le diete dettate dalla moda e una lascia il posto all’altra.”
“La maggior parte del cibo che mangiate non è il risultato di una scelta, bensì di un condizionamento.”
“La dieta giusta indirizza l'energiasessuale alle parti che contano.”
“Non sono anticupcake, ritengo però che il nutrimento sia la prima fonte di salute, prima ancora delle medicine e dei medici, per stare bene è importantemangiarecose buone e sane e se conosco quello che sto mangiando faccio bene al mio corpo. Se mangio cupacake ingerisco tanto zucchero che è dannosissimo e non va bene.”
“L'educazione è una cosa seria anche a tavola.”
“Rispetto il mio corpo e cerco di prendermene cura. Mangio in modo sano e mi sono abituata a stare lontana dai cibi che mi fanno male. Come tutti ero tentata da una fetta di torta o dai dolcetti, ma ho capito che se mangio troppi dolci poi sto male. Cosa c'è di meglio al mondo del sentirsi bene e apparire al proprio meglio?”
“Una delle grandi sfide che l'umanità deve affrontare: quella di garantire un'alimentazione sana e sostenibile a tutti gli abitanti del PianetaTerra.”
“Trovo inaccettabile che la violenza costituisca la base di alcune delle nostre abitudini alimentari.”
“- Ricky: Io appena sveglio devo prendere una spremuta di pompelmo doppia per bruciare i grassi.- Barabba: [guardandogli la pancia] Ma perché, te bruci grassi?- Ricky: Vabbè, si fa per dire...”
“Non abbiamo molta scelta: o il pollo a basso costo o la salute.”
“Guarda che cosa sono gli allevamenti intensivi. Guarda che cos’ha fatto la nostra società agli animali non appena ne ha avuto il poteretecnologico. Guarda che cosa facciamo effettivamente in nome del «benessere degli animali» e del «trattamento umano», e poi decidi se sei ancora disposto a mangiare carne.”
“Che io sieda alla tavola globale, con la mia famiglia o con la mia coscienza, l’allevamento industriale, per quanto mi riguarda, non appare solo irragionevole. Accettarlo mi sembrerebbe inumano. Accettarlo - nutrire la mia famiglia con il cibo che produce, sostenerlo con i miei soldi - mi renderebbe meno me stesso, meno il nipote di mia nonna, meno il figlio di mio padre.”
“Proprio come nulla di ciò che facciamo può provocare direttamente tanta sofferenza negli animali quanto nutrirsi di carne, nessuna delle nostre scelte quotidiane ha più impatto sull’ambiente.”