“La Verità? Un incaponirsi da adolescenti o un sintomo di senilità.”
“Guardo come siamo messi'sti ragazzi pieni di complessicon i selfie fatti dentro i cessi.”
“L’incapacità degli adolescenti di riflettere sulle conseguenze dei comportamenti rischiosi è dovuta al fatto che il loro cervello è maturo solo all’80 per cento.”
“Alzi la mano chi, da adolescente, non è mai stato costretto da un amico con la passione della musica ad ascoltare centinaia di volte un suo pezzo inedito o ad assistere a ogni sua esibizione pubblica: alla fine non c'era passaggio di accordi che non conosceste a memoria, imprevisto che non foste in grado di prevedere.”
“I giovani hanno sempre lo stesso problema: come riuscire a ribellarsi e conformarsi al tempo stesso. Adesso lo hanno risolto ribellandosi ai genitori e copiandosi a vicenda.”
“I ragazzini di oggi sono un guaio. Sanno troppe cose.”
“Possibile che a 16 anni sei convinto che la vita sia la scuola e la scuola sia la vita? Che l'inferno siano i prof. e il paradiso i giorni di vacanza? Che i voti siano il giudizio universale? È possibile che a 16 anni il mondo abbia il diametro del cortile della scuola?”
Mi sono convinto che gli adolescenti non hanno domande: sono domande. Riformulano con i loro silenzi gli stessi “perché” reiterati tipici dei bambini, ma su un piano diverso: il bambino chiede come mai ci sono le stelle, l’adolescente chiede come ci si arriva, perché la speranza è desiderio (de-sidera, distanza dalle stelle), la sua mancanza è un disastro (dis-astro, assenza di stelle).
“Da piccolo avevo un sacco di brufoli. Un giorno, in biblioteca, mi sono addormentato. Al mio risveglio un cieco mi stava leggendo la faccia.”
“Ero nel pieno di quel desiderio di solitudine che invade i sedicenni nel momento in cui si rendono conto che in quel preciso istante, altrove nel mondo, ci sono giovani che stanno cacciando condor su dirupi scoscesi e bianchissimi, o stanno facendo l’amore con donne nate a Singapore che gli sussurrano all’orecchio.”
“Ho iniziato a fumare a tredici anni, ho perso la verginità a tredici e a quattordici avevo già provato ogni tipo di droga. Non dico di essere stato un cattivo ragazzo, ero soltanto curioso.”
“A vent'anni tutti ci crediamo non solo voci fuori dal coro, ma un controcanto, una nota solenne e acuta che si staglia sulle altre.”
“Ero ribelle, andavo in giro con lo skate e dipingevo di nascosto i muri. Ho sempre avuto una voglia matta di cavarmela da solo”
“A scuola attiravo l'attenzione facendo il buffone, facendo finta di essereritardato e saltando di qua e di là con una manodeforme.”
“Crescendo credevo che avrei avuto almeno cinque figli.”