“Ero nel pieno di quel desiderio di solitudine che invade i sedicenni nel momento in cui si rendono conto che in quel preciso istante, altrove nel mondo, ci sono giovani che stanno cacciando condor su dirupi scoscesi e bianchissimi, o stanno facendo l’amore con donne nate a Singapore che gli sussurrano all’orecchio.”
“Conosceva ogni mia mossa prima che la facessi. Chi è lui?”
“Non sai dove stai andando se non sai da dove vieni.”
“La consapevolezza del nulla dà vita ad un cuore compassionevole.”
“Io non conosco nulla ad eccezione del fatto che sono ignorante.”
“Quando sei sopravvissuto, il resto di vita può essere pieno di esperienze, viaggi, luoghi mai visti, amori nuovi, e soprattutto luoghi rivisti, affetti ritrovati, perché niente commuove più di ciò che era tuo e hai creduto e temuto di non rivedere mai più. Ma il resto di vita, per pieno che sia, conserva un distacco, una scissione. Fai le cose, ma ti guardi farle, da quel punto in cui sembrava finita. Te ne difendi con l’ironia, per non rischiare di commuoverti di continuo, e per vietarti di spiegare al tuo prossimo come tutto ti sia sorprendente, e quello che lui sente a te arriva come un’eco.”