“Argo! Il mio Argo, il compagno di cacce, di corse spensierate nei boschi e fra gli ulivi d’argento. Si trascinava penosamente verso di me. Lui solo nella mia casa, lui per primo mi aveva riconosciuto, dopo vent’anni. Mi aveva aspettato tutto quel tempo, respingendo la morte che lo assaliva, per potermi vedere un’ultima volta e morire ai miei piedi.”