“Se riesci a trascorrere un pomeriggio perfettamente inutile in modo perfettamente inutile, hai imparato come vivere.”
“Vivere senza di lui sarebbe stato, per sempre, la sua occupazione fondamentale, e da quel momento le cose avrebbero avuto ogni volta un’ombra, per lei, un’ombra in più, perfino nel buio, e forse soprattutto nel buio.”
“Sa, la gente vive tanti anni, ma in realtà è davvero viva solo quando riesce a fare quello per cui è nata. Prima e dopo non fa che aspettare e ricordare. Ma non è triste quando aspetta o ricorda. Sembra triste. Ma è solo un po' lontana.”
“Si trovava in una situazione nota a molti umani, ma non per questo meno dolorosa: ciò che li fa sentire vivi, è qualcosa che però, lentamente, è destinato ad ammazzarli.”
“Che ne sapevo io della vita, io che ero sempre vissuto con tanta cautela? Che non avevo mai vinto né perso, ma avevo lasciato che la vita mi succedesse? Io che avevo avuto le ambizioni di tanti, ma che mi ero ben presto rassegnato a non vederle realizzate? Che avevo evitato il dolore e l’avevo chiamato attitudine alla sopravvivenza? Che avevo pagato conti e bollette, che ero rimasto in buoni rapporti con tutti il piú a lungo possibile; io, per cui estasi e disperazione erano diventati da molto tempo giusto parole lette una volta nei libri? Uno i cui rimproveri a se stesso non lasciavano mai il segno?”
“Era questo, forse, il loro trionfo definitivo su di lui. Anziché ucciderlo, gli avevano concesso di vivere e, così facendo, erano riusciti a ucciderlo. Eccola, l’estrema irrefutabile ironia della sua vita: che lo avessero ucciso, permettendogli di vivere.”