“- John Correli: È vietatofumare in questo edificio, signorina Tramell. - Catherine Tramell: Che cosa vuol fare? Incriminarmi per fumo?”
“Ho iniziato a fumare a tredici anni, ho perso la verginità a tredici e a quattordici avevo già provato ogni tipo di droga. Non dico di essere stato un cattivo ragazzo, ero soltanto curioso.”
“- Sei sicuro che non hai un po' di tabacco?- Te l'ho già detto che non fumo e se non fumo è un po' difficile che io abbia un po' di tabacco!”
“- Ho trovato il tabacco.- Quel tabacco è per il tuo viaggio, William Blake.- Nessuno... Io non fumo!”
“Continuo a fumare solo perché conosco un ingegnere tutto d'un pezzo che ha smesso di fumare.”
“Lavorare è ciò che fai per gli altri; fumare è ciò che fai per te. Strano che i promotori delle campagne contro il fumo non abbiano colto l’elemento di auto-maternage che lega questo vizio alle sue vittime: è come se, nei posti di lavoroamericani, l’unicaproprietà indiscussa del lavoratore siano il tumore delle vie respiratorie e i momentiliberi dedicati al suo accadimento.”