“Solo uno sciocco con vocazione da apostolo poteva andare in giro per il mondo cercando la sventura e la bruttezza con un moccolo di candela.”
“Non capisco perché il destino, ogni volta che inventa una sfiga nuova, la prova subito su di me.”
“Certo che tu metti un'allegria! Ti chiami Crisantemi, ti ho comprato ai primi di novembre, cerca di non gufare continuamente!!!”
“Se qualcosa può andare storto, lo farà.”
“Mi sento come una calamita, che però attrae merda.”
“Uomo perduto, che il tuo gilè si riempia di tasche e in ognuna ci sia un sigaro umido, dei soldi falsi e una penna a sfera.”
“Solo gli sfigati prendono grandidecisioni quando le cose vanno male.”
“La supplente è per definizione un concentrato di sfiga cosmica. Primo: perché sostituisce un professore, che di per sé è già uno sfigato, e quindi la supplente è una sfigata al quadrato. Secondo: perché fa la supplente, che vita è lavorare per sostituire qualcuno che sta male? Cioè: non solo sei sfigata, ma porti anche sfiga agli altri. Sfiga al cubo.”
“Ti dico, avevo capito che la giornata era una di quelle storte. Quando mi sono messo la camicia è caduto un bottone, quando ho preso in mano la mia valigetta, la maniglia è caduta. Ti dico, avevo paura di andare in bagno.”
“Il diametro del foro del lavandino è sempre maggiore del diametro del tappo del dentifricio.”
“Il più sfortunato di tutti gli uomini è colui che crede di esserlo.”
“La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo. E prende la mira anche col buio.”
“La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.”
“- Come si dice quando una persona è coinvolta continuamente in incidenti d'auto?- Un pessimo rischio assicurativo.- Così sono io con gli uomini: ho avuto jella fin dall'inizio. La prima volta che mi hanno baciata è stato in un cimitero.”
“Che cosa è la vita? Il viaggio di uno zoppo e infermo che con un gravissimo carico in sul dosso per montagne ertissime e luoghi sommamente aspri, faticosi e difficili alla neve, al gelo, alla pioggia, al vento, all'ardore del sole, cammina senza mai riposarsi dì e notte uno spazio di molte giornate per arrivare a un cotal precipizio o un fosso, e quivi inevitabilmente cadere.”