“Sono quel che sono, e questo è sufficiente, E se nessun altro al mondo se ne accorge, sono contento, E se tutti se ne accorgono sono ugualmente contento. C’è un mondo intero che se ne accorge, e per me di gran lunga il più grande, E questo sono io, E se arrivo a capirmi oggi o tra diecimila o dieci milioni di anni, Posso accettarlo allegramente ora o, altrettanto allegramente, posso aspettare. Il mio punto d’appoggio è cementato e mortasato nel granito, Rido di ciò che tu chiami dissoluzione, e conosco l’ampiezza del tempo. Sono il poeta del corpo, E sono il poeta dell’anima.”
“Mio padre è un maestro, io sono un pittore della domenica. Non è vero che lo imito anche perché il mio modello è Sordi e come lui ho incarnato in tutti questi anni il ruolo dell'italianoimbroglione, del palazzinaro ed ho reso simpatici dei personaggi tremendi mettendo in scena le loro debolezze.”
“Sentirsi adeguati: è questa l’aspirazione massima dell’uomo comune.”
“Il problema che deriva dal trattare con la gente, è che la prima cosa che si impara è che essi sono esattamente come noi.”
“Sono davvero tremendo e terribilmente inopportuno che non capisco come faccia la gente a rimanere in una stessa stanza assieme a me. So per certo che nemmeno io mi sopporto!”
“Dottore in niente. (Autodefinizione di se stesso).”