“Dobbiamo tollerarci a vicenda, perché siamo tutti deboli, incoerenti, soggetti all'incostanza e all'errore. Un giunco piegato dal vento nel fango dirà forse al giunco vicino, piegato in senso contrario: «Striscia come me, miserabile, o presenterò un'istanza perché ti si strappi dalla terra e ti si bruci»?”
“Ognuno ha de' difetti, chi piú e chi manco, però non può durare né amicizia, né servitú, né compagnia, se l'uno non comporta l'altro. Bisogna cognoscere l'uno l'altro e, ricordandosi che col mutare non si fuggono tutti e' difetti, ma si riscontra o ne' medesimi o forse in maggiori, disporsi a comportare, pure che tu ti abbatta a cose che si possino tollerare, o non siano di molta importanza.”
“Sarebbe ben più facile, credenti o no, tacere e rispettare in silenzio ciascuno le idee dell'altro. Si, sarebbe più facile, più gratificante. Ma è forse possibile? Chi crede che una verità esista, non ha forse il dovere di cercare di testimoniarla anche con le parole? Petulanti, guastafeste? Può ben darsi. Ma possiamo fare diversamente?”
“La tolleranza dello scettico... accettare le opinioni più diverse e davvero più contraddittorie, e mantenere tutti i suoi sospetti per i ‘dogmatici’.”
“Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra.”
“Essere laici significa non essere fondamentalisti, non volereimporre agli altri le proprie credenze, razionali o irrazionali che siano.”