“Muoiono solo i quadri e gli impiegati, i dirigenti invece volano presso Dio e siedono alla destra del Padre!”
“In Giappone, i dipendenti di tanto in tanto si ammazzano di lavoro. Si chiama Karoshi. Non voglio che ciò accada a nessuno nel mio reparto. Il trucco è quello di prendere una pausa non appena si vede una luce abbagliante e si sentono i parentimorti che si avvicinano.”
“Gran parte delle persone più in gamba lavorano per qualcun altro.”
“Oggi ho telefonato all'Agnelli e gli ho detto: il mio posto di lavoro non si tocca! Lui m'ha risposto: E chi lo tocca? Anzi mi fa schifo solo a guardarlo.”
Due giovani lavoravano entrambi nella stessa azienda da anni e furono sconvolti quando, senza preavviso, l'impresa chiuse e si ritrovarono disoccupati. Tutti e due si misero a cercare un lavoro. Il primo giovane era preoccupatissimo. Odiava l'idea di cambiare, impararecosenuove e conoscere nuovepersone, ma si obbligava a ricordare che non aveva scelta se voleva guadagnare. L'altro prendeva le cose con più filosofia, e pensava al cambiamento come un'opportunità per crescere. Senza saperlo, fecero un colloquio per un posto nella stessa azienda, molto simile a quella che avevano lasciato. Il primo giovane si agitò sulla sedia per tutta la durata del colloquio e verso la fine gli chiesero se aveva delle domande. "Sì, - disse, - potrebbe dirmi come sono le persone che lavorano qui?" L'uomoanziano e saggio che gli faceva il colloquio, si sporse verso il giovane, che stava dall'altra parte del tavolo, e gli rispose: "Mi parli prima del posto che ha lasciato. Com'erano le persone lì?" "Non un granché, devo confessare - disse il ragazzo, con una certa foga - erano persone difficili, litigiose e testarde". "E allora mi rincresce dirle che troverebbe qui la stessa situazione" disse il vecchio. Il giorno successivo arrivò al colloquio l'altro giovane, e anche a lui fu chiesto se aveva delle domande. "Oh, sì - disse allegramente - mi potreste dire come sono le persone che lavorano qui?" Di nuovo, il vecchio rispose: "Mi dica prima qualcosa sul posto che ha lasciato. Com'erano i suoi colleghi?" "Deliziosi! - si entusiasmò il ragazzo - erano pieni di calore ed affettuosi, cortesi e gentili. Mi è dispiaciuto molto andarmene". Il vecchio gli disse con un sorriso: "In questo caso, sono lieto di dirle che troverà qui persone dello stesso tipo".
“A un datore di lavoro venne chiesto, da un dipendente che era sempre stato indisciplinato, poco attento e fannullone, una lettera di referenze per un nuovo impiego che questi si era trovato. Combattuto tra il desiderio di sbarazzarsi di un simile elemento e l'obbligomorale che provava di avvisare il nuovo principale delle pessime qualità del soggetto che stava per assumere, rifletté a lungo su cosa scrivere e, alla fine, preparò queste poche righe: 'Si allegano i documenti di lavoro del dipendente in oggetto, che ha presentato le proprie dimissioni. Posso senz'altro dire che ritengo che sarete davvero fortunati se riuscirete a farlo lavorare per voi'.”