“Molti, se non tutti i protagonisti di questo libro, avrebbero probabilmente rifiutato l’etichetta di eroe. Alcuni lo hanno fatto quando tentavano, ancora vivi, di classificarli in questo modo. Percepivano in questa identificazione il rischio dell’isolamento e, più ancora, quello di vanificare un lavoro che avrebbero voluto proseguisse anche dopo la loro morte: solo a un eroe può venire in mente di combattere la mafia, non è certo un compito che spetta alla gente comune. Ecco il rischio insito nella parolaeroe. Eppure, esiste un rovescio della medaglia. Gli eroi sono anche coloro che possono essere proposti come modello. Possono essere imitati.”
“- Ciao ragazzi, voglio fare a botte!- Cos'è? Uno scherzo?- Tua madre è uno scherzo!”
“La musica mi ha sempre aiutato nei momenti peggiori ed è per questo che la musica non si deve fermare. Per riflettere, per stare insieme, per andare avanti, senza nessun timore.”
“La semplicità del comportamento, come la tranquillità e la buona volontà, l’enfatizzare le virtù più semplici, era parte di un disperato patto con gli dèi ed erano state raggiunte attraverso lotte inimmaginabili.”
“L’Uomo non combatte contro il Fato, ma è un povero Laocoonte vittimaironica di serpenti domestici che lo seguono dappertutto e che non vogliono soffocarlo ma soltanto difenderlo dalle cattive compagnie. E l’Uomo non sa nemmeno se, riuscendo a liberarsi dai serpenti, sarebbe più felice; e se invece i serpenti non sono addirittura la sua ragione di vita.”
“- Mutt: Per essere un matusa te la cavi bene nelle risse...- Indiana Jones: Grazie...- Mutt: Quanti anni hai, ottanta?”