“Si muove come una parodia tra una majorette e Fred Astaire.”
“Se non fosse stato per la Sicilia non sarei mai diventata una cantante, perché ero andata via cercando invano contratti a Roma e Milano, avendo solo porte sbattute in faccia. Provai persino a cambiare la mia musica per adeguarmi al mercato, finché un produttore siciliano non mi accettò così com'ero. Posso davvero dire di essere un prodotto al 100% siciliano.”
“Nei miei arrangiamenti e nelle armonie c'è molta Sicilia. Adoro anche il lavoro che fa Camilleri sulla lingua, riutilizzando vocaboli siciliani. È il recupero di uno dei tanti colori d'Italia e noi di colori ne abbiamo tanti.”
“[Su Malika Ayane] Il colore di questa voce è un arancione scuro che sa di spezia amara e rara.”
Se chiudo gli occhi mi viene in mente un Sanremo 1971. Mi viene in mente un signore con la barba, ovvero Lucio Dalla, che canta "4 marzo 1943". Mi colpì molto quel brano, anche perchè io sono nato in marzo, quindi la canzone esercitava in me, bambino, un grande fascino. Una canzone poi che mi ha dato un grande brivido e non a caso l'ho voluta nei promo del Festival.
“Se ascolti una rockstar per avere informazioni su chi votare, sei più coglione di quanto lo siano loro. Perché noi siamo rockstar? Perché siamo dei coglioni. Dormiamo tutto il giorno, suoniamo musica di notte e molto raramente ci mettiamo seduti a leggere il Washington Journal.”