“Quelle sono macchine, non sono uomini che ragionano.”
“Una volta l’attenzione doveva necessariamente essere posta all’‘ambiente’ creato dalla liturgia, al suo contesto composto da suoni, colori, profumi, orientamento, oggetti, movimenti. Le parole del sacerdote venivano a essere parte del contesto perché il suono non era sempre riversato in tutte le direzioni. Con l’avvento del microfono e la sua presenza sull’altare, l’assemblea entra in relazione immediata con chi parla, col celebrante che le si rivolge direttamente e con chiarezza.”
“L’iPod permette di portarsi dietro tutta la propria musica e di ascoltarla in qualunque situazione. L’ascolto non è più, principalmente, un’attività, ma l’avvio di una colonna sonora di tutto quel che facciamo. ”
“La tecnologia non è soltanto una forma di vivere l’illusione del dominio sulle forze della natura in vista di una vitafelice. La tecnologia è la forza di organizzazione della materia da parte di un progetto umanoconsapevole.”
“La tecnologia esprime il desiderio dell’uomo di una pienezza che sempre lo supera sia a livello di presenza e relazione sia a livello di conoscenza: il cyberspazio sottolinea la nostra finitudine e richiama una pienezza. Cercarla significa, in qualche modo, operare in un campo in cui la spiritualità e la tecnologia si incrociano.”
“L’avatar è un’estensione digitale dello stesso soggetto che vive e agisce nella vitareale, non un essere autonomo o una parte staccata di se stessi. Tutta la libertà e la responsabilità dell’uomo della ‘prima vita’ sono dunque anche attributi del suo avatar che vive nella ‘seconda vita’, perché sono esse a muoverlo. È la stessa persona che, tramite il suo avatar si muove nel mondo simulato. Questo avatar non è ‘altro’ da sé. È sempre la stessa persona, che vive in un differentespazio antropologico.”