“Chi riflette più sulla morte? Quella per noi occidentali è diventata un tabù. Viviamo in società fatte di ottimismo pubblicitario in cui la morte non ha posto. È stata rimossa, tolta di mezzo. Ogni indovino che vedevo, invece, me la rimetteva davanti.”
“Da quando il mondo intero si muove attorno a morte e orrore, da quando l’esistenza è diventata uno stato di panico permanente, è dura lasciarsi coinvolgere da qualunque cosa. Le paure specifiche sono diventate irrilevanti. Le abbiamo rimpiazzate con un’asfissiante coltre di gran lunga peggiore.”
“Tutto muore alla fine. Lo sappiamo. Persone, città, civiltà intere. Non c’è niente che duri. Per cui se l’esistenza fosse solo binaria, morte o vita, qui o non qui, quale sarebbe il senso di tutto?”
“La cosa migliore che sia mai accaduta è che due Papi sono morti l’altro giorno. Vero, vero. Una delle cose più dolci che siano mai accadute. I Rasta in Giamaica pregano ogni giorno affinché muoiano più Papi. Così quando ad un Papa gli viene un attacco di cuore, puoi immaginare le scene di gioia in Giamaica. Siamo felici, facciamo festa!”
“È la vita con cui abbiamo a che fare. Non la morte. Colui che vede la luce e la conosce, vivrà.”
“Voi stelle che regnaste alla mia nascita, la cui influenza ha disposto la morte e l'inferno.”