“Non è finito niente. Niente! Non è un interruttore che si spegne! Non era la mia guerra! Lei me l'ha chiesto, non gliel'ho chiesto io. E ho fatto quel che dovevo fare per vincerla, ma qualcuno ce l'ha impedito.”
“La miglior vittoria è quando l'avversario si arrende di sua propria iniziativa prima che vi siano davvero delle ostilità... È meglio vincere senza combattere.”
“Adescate [il nemico] con la prospettiva di un vantaggio, e conquistatelo con la confusione. Se è solido, preparatevi [a combatterlo]; se è forte, evitatelo. Se è collerico, mostratevi cedevoli; se è umile, arroganti. Se è pigro, affaticatelo; se è compatto, disperdetelo. Attaccatelo quando è impreparato, e apparite all’improvviso.”
“Chi è veramente esperto nell’arte della guerra sa vincere l’esercitonemico senza dare battaglia, prendere le sue città senza assieparle, e rovesciarne lo Stato senza operazioni prolungate.”
“Fondamentale in tutte le guerre è lo stratagemma.”
“Il motivo per cui un abile sovrano e un esperto generale sconfiggono il nemico ogni volta che prendono l’iniziativa, e i loro risultati superano quelli degli uomini comuni, è la loro preveggenza delle condizioni dell’avversario. Questa ‘preveggenza’ non può essere derivata dagli spiriti, né dagli dei, né dall’analogia con avvenimenti precedenti, né dai calcoli dell’astrologia. Deve essere ottenuta da quegli uomini che conoscono la situazione del nemico: dalle spie.”