“Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.”
Credo a un dono di veggenza dei romanzieri… e la parola “dono” non è il termine giusto, dal momento che suggerisce una sorta di superiorità. No, si tratta semplicemente di qualcosa che fa parte del mestiere: gli sforzi d’immaginazione, necessari a questo mestiere, il bisogno di fissare la mente su piccoli particolari – e questo in modo ossessivo – per non perdere il filo e non lasciarsi andare alla pigrizia.
“Scrivere è come prostituirsi. Prima lo fai per amore, poi per pochi amici intimi, e poi per denaro.”
“Non sempre, per redigere questa piccola rubrica, occorre forzare la fantasia. Qualche volta basta lasciare la parola alle agenzie di stampa ufficiali. Eccone un caso. L'agenzia Adn Kronos comunica: ‘Due giorni di sciopero sono stati dichiarati dai sindacati postelegrafonici milanesi per il 28 gennaio e per il 6 febbraio per protesta contro gli scioperi e i disservizi’.”
“Non si può scrivere meglio di Voltaire, non si possono direcose più serie con più aerea leggerezza, con un più perfetto dosaggio di furore, d'umorismo e di fantasia picaresca.”
“Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo.”