Il ballo di Natale! Oh, voi figli e figlie dell’ozio in cerca di svago, voi che vi muovete con passo di lumaca, debole e misurato nelle lente coreografie del cotillon, se desiderate vedere la rapidità, o addirittura la “poesia del movimento”, se volete conoscere una felicità genuina, scatenata e sconfinata, scendete in Louisiana e guardate gli schiavi che ballano sotto le stelle della notte di Natale.
“La tristezza è più facile perché è una resa. Io dico: trova il tempo di ballare da solo, con una mano che si agita nell'aria!”
“Una di fianco all’altra, madre e figlia si sorridevano quando i loro sguardi si incrociavano e, accompagnate dalla chitarra e dal canto flamenco, ancheggiavano e giocavano con il proprio corpo, impegnate in movenze sensuali.”
“Ballo da quando avevo due anni, ma ho sempre voluto fare l'attrice.”
“A parte Mickey, non ho mai avuto un fidanzato o un marito che fosse anche un buon ballerino.”
“- Vuoi ballare?- Non sento nessuna musica.- Eppure c'è: La la la la lula... Avanti, non devi fare altro che girarti.- Credevo ti piacesse di più così, almeno non devi guardare le persone.”