“Per ogni persona che sia mai stata in un campo di concentramento, ogni lager che esista in qualche parte della terra è una ferita che brucia: se penso a un uomo che giace sul suo tavolaccio in un lager sovietico, egli è in quel momento mio compagno di prigionia, e tutto quello che gli fanno, lo fanno a me.”
“Se scappo dalla prigione diventerò un fuggitivo e io non fuggo dalla legge. Io sono la legge.”
“La necessità può mettermi a terra indifesa, ma non può tenermi là; e nemmeno quattro mura possono limitare la mia visione.”
“Conoscere se stessi, lottare contro le proprie tendenze e uscirne qualche volta vincitori, non può succedere che fra le quattro mura di una cella.”
“La carcere è la semplice custodia d’un cittadino finchè sia giudicato reo, e questa custodia essendo essenzialmente penosa, deve durare il minor tempo possibile e dev’essere meno dura che si possa. Il minor tempo dev’esser misurato e dalla necessaria durazione del processo e dall’anzianità di chi prima ha un diritto di esser giudicato.”
“Ah! Un pensiero molto carino! Il giorno che io esco di prigione il mio unicofratello mi viene a prendere con una macchina della polizia.”