“- #: Allegri, come sta il dollaro?- Giorgio: Bene, grazie.”
“La finanziarizzazione delle impreseindustriali ha avuto tra le sue conseguenze che al loro vertice arrivano sempre piú spesso manager privi di qualsiasi competenza specifica nel settore di cui le prime si occupano, e però abili nel concepire e perseguire strategie finanziarie. Ammettiamo pure che, almeno per quanto riguarda i conglomerati di maggiori dimensioni, questi operano su molte linee di prodottodiverse tra loro, sí che nessuno potrebbe esser familiare con tutte. Nondimeno fa specie vedere manager che dal settore finanziario vanno a occupare posizioni di vertice in quello industriale; oppure, all’interno di questo, passano disinvoltamente dalle biotecnologie all’aerospaziale, dalle ferrovie al trasportoaereo, dalla siderurgia alle telecomunicazioni.”
“La natura dei mercati finanziari organizzati è tale che, quando la disillusione cade su un mercato troppo ottimistico e caratterizzato da un’eccessiva prevalenza di acquisti, essa [l’efficienza marginale del capitale, cioè la sua redditività] non può fare a meno di cadere con una forza improvvisa e magari catastrofica.”
“Non solo il sistema finanziario ha acquisito un peso irrazionalmente sproporzionato sull’economia mondiale. Ha pure conquistato tale posizione fondandosi sulla creazione a oltranza di debito e, piú in generale, creando quantità eccessive di denaro di vecchio e nuovo genere.”
“Per mezzo della transizione a vastissime monocolture estensive, il finanzcapitalismo ha distrutto o ha compromesso larga parte dell’agricoltura tradizionale, fondata sulla piccola azienda pluricolturale, anziché fornirla di tecnologie piú efficienti ad essa adeguate e migliori accessi ai mercati; interventi che sarebbero serviti a trattenere sulla terra il maggior numero di contadini. Ha drasticamente ridotto la biodiversità delle piante alimentari, con i rischi che ne derivano a carico dei futuri raccolti. Ha distrutto innumerevoli mercati locali dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, grazie ai sussidi che Usa e Ue erogano alle loro agricolture, di modo che il burro della Baviera può esserevenduto in Mongolia a un prezzo inferiore a quello locale. Ha ampliato a dismisura la forbice tra i prezzi pagati ai piccoli produttori rimasti e quelli pagati dal consumatore, tagliando ferocemente i primi e facendo salire i secondi. Ha sottratto decine di milioni di ettari alla catena alimentare per destinarli invece alla produzione di biocarburanti, i cui vantaggi economici, ecologici ed energetici non sono affatto comprovati.”
“Al fine di superare la stagnazione, i governi delle due sponde dell’Atlantico hanno favorito in ogni modo lo sviluppo senza limite delle attività finanziarie, compendiantesi nella produzione di denaro fittizio.”