“Favorendo lo sviluppo di massicce disuguaglianze economiche, il regime dell’accumulazione dominata dal sistema finanziario ha posto le basi per la propria stessa crisi. ”
“Nei periodi di crisi, la moda è sempre oltraggiosa.”
“La vera possibilità di mettere fine a questo ricatto è nelle mani di noi cittadini e inizia dalla presa di coscienza che il sistema capitalistico nella sua espressione più perversa e disumana, il neoliberismo, ha ormai toccato il fondo. È vero che non abbiamo un’alternativa chiara, concreta, realizzabile a brevetermine, ma c’è già il germe della più urgente delle rivoluzioni: la rivoluzione dell’immaginario di società, di paese, di comunità umana che vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli. Dobbiamo decidere se vogliamo esserecittadini o consumatori, se abbiamo davvero bisogno di una sovrapproduzione di beni deperibili, di brevissima durata. E soprattutto dobbiamo capire che la democrazia non consiste nell’andare a votare ogni quattro anni per poi dimenticarsi dell’argomento.”
“Il degrado civile del Paese è firmato dalla destra, ma la sinistra ne condivide la responsabilità.”
La pesante anomalia italiana è che ci siamo abituati a indignarci di meno perché avremmo robusti motivi per indignarci di piú. Le disuguaglianze evidenziate dalla crisi economica sono in Italia piú gravi che altrove. In questo regno della prevaricazione e dell’ingiustizia, ignorare i diritti costituzionali del cittadino è diventata la regola: e ogni lamento viene soffocato in nome della conclamata “mancanza di risorse”, della crisi economica e dell’esorbitante debitopubblico. Si tace però che questo deficit si è formato nel tempo non tanto per pagare servizi ai cittadini, quanto perché governi d’ogni colore hanno pervicacemente protetto una gigantesca evasionefiscale.
“Le persone non sono più così impressionate dalle case dopo aver visto come sono crollate di prezzo con la crisi finanziaria.”