“Se qualche lettore di questo libro è schiavo di vizi di cui si vergogna profondamente, gli consiglio di non sfogarli in segreto ma di presentarli in televisione. Nessuno, incontrandolo dall’altra parte della strada, distoglierà gli occhi. La gente attraverserà la strada a costo di rimetterci la vita per dirgli: ‘L’abbiamo vista in tivù’.”
“La televisione è un nuovo mezzo. Viene chiamata mezzo perché nulla viene fatto bene.”
“La televisione è la prima cultura veramente democratica, la prima cultura disponibile a tutti e completamente governata da ciò che la gente vuole. La cosa terribile è ciò che la gente vuole.”
- D.: Lorena, in Italia ci vuole coraggio per chiamare in tv la vagina "vagina" e il pene "pene". Lei non usa eufemismi: è questo il segreto del suo successo?- R.: Ho sempre creduto che si debba parlare di sessualità in una forma semplice e rispettosa. Essere diretti è un modo di abbattere i tabù. Non so perché in Italia non ci siano programmi di educazionesessuale: in Spagna li ho fatti per anni.
“La televisione cattura la mente ma non la libera. Un buon libro stimola e insieme libera la mente.”
La stampa fa paura. Anche a me. In genere non modifica le situazioni, non ha quel potere che la leggenda le attribuisce, ma può distruggere una persona. Se sbaglia, sono guai. E poi, non ci sono rimedi, anche quando tenta di riparare. La tv moltiplica addirittura l'effetto, per quel tanto di 'ufficialità' che si porta dietro. Una volta si commentava: "Lo ha detto la radio", ed era una patente di credibilità. Adesso quel che più conta, e fa opinione, è il nuovo mezzo.