“Il necessario aveva prodotto il grande, il vero effetto; il resto non era che una semplice espressione di riconoscenza e di stupore per il superfluo.”
“Se non ci fosse un continuo gioco tra gli opposti, il mondo finirebbe.”
“Nella società opulenta non si può fare nessuna valida distinzione tra i lussi e le necessità.”
“L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L'orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l'utopia? A questo: serve per continuare a camminare.”
“Un litro di latte parzialmente scremato. Uno intero. Mezzo chilo di penne rigate. Un barattolo di fiducia. Due di marmellata alle ciliegie. Un chilo di patate, uno di illusioni. Un arrosto d'infanzia e uno di tacchino: da surgelare. Due bustine di pietà, due di lievito, una serata diversa da tutte, un cespo di abitudini, uno di lattuga, il posto fisso, un tubetto di dentifricio ultrasbiancante, la sigaretta dopo il caffè, una telefonata lunga, il perché, sei rotoli di carta igienica, il weekend al mare, il telegiornale delle otto, una risatascema, qualche mandarino, la verità, però anche no, un flacone di ammorbidente, una confezione di preservativi, una di pannolini, lo yoga, tre pacchi di biscotti panna e cioccolato, un'offerta speciale, il prezzemolo. Serve davvero tutta questa roba, alla gente che passa di qui? Gli serve, certo: ma non gli basta. E allora a che gli serve se non gli basta? Boh.”
“Nel mondo c'è quanto basta per le necessità dell'uomo, ma non per la sua avidità.”