“Come se delegare ai giudici la missione dei vendicatori fosse sufficiente all'intera società per mondarsi i propri peccati.”
“Ecco dunque questa vasta, selvaggia, vacillante madre di noi tutti, la Natura, che vive in tutto quello che c’è attorno, che come il leopardo mostra tanta bellezza e tanto affetto per i suoi figli; eppure noi siamo svezzati così presto dal suo seno per essere lasciati alla società, a quella cultura che è esclusivamente un’interazione dell’uomo sull’uomo — una sorta di riproduzione incestuosa in grado di procreare al massimo una nobiltà all’inglese, una civiltà destinata ad avere una rapida estinzione.”
“Vorrei dire qualcosa a proposito della Natura, della libertà assoluta e della selvatichezza, in contrasto con una libertà e una cultura puramente civili — considerando l’uomo come un abitante, o una parte integrante della Natura, e non come un membro della società. Vorrei fare, e per questo sarò abbastanza chiaro, un discorso estremo; anche perché vi sono già fin troppi campioni di civiltà: il ministro, la commissione scolastica e poi ciascuno di voi potrà sempre occuparsi di questo genere di cose.”
“Se saprai sorridere con chi sorride, piangere con chi soffre, e saprai amare senza essere riamato, allora, figlio mio, chi potrà contestarti il diritto di esigere una società migliore? Nessuno, perché tu stesso, con le tue mani, l'avrai creata!”
“Un tipo nuovo di società si sta formando sotto i nostri occhi: società programmata, se la si vuole definire in base ai suoi mezzi di azione, società tecnocratica, se la si vuole indicare prendendo spunto dal potere che la domina.”
“Una società demotivata condanna i suoi membri a non diventare mai padroni della propria vita.”