“Le depressioni, l'inflazione galoppante o la guerra civile possono rendere un paesepovero, ma solo l'aumento di produttività può renderlo ricco.”
“Io sono stato addestrato a scrivere sessanta parole al minuto, non a sparare a cadaveri già morti!”
“[Procedendo in avanscoperta]- Hall: Mi chiedo se gli altri si sono persi come noi.- Winters: Non ci siamo persi soldato: siamo in Normandia.”
“Io rispetto il campo di battaglia, macchiato del loro sangue, e il sangue dei barbari. Tali marchi onorevoli sono già stati spazzati via dalle piogge, ma gli alti monumenti delle loro ossa, le ossa di generali, di centurioni, e di guerrieri valorosi, chiedono di durare per un più lungo periodo.”
“In guerra mi facevano più impressione i vivi, che i morti. I morti mi sembravano dei recipienti usati e poi buttati via da qualcuno, li guardavo come se fossero bottiglie rotte. I vivi, invece, avevano questo terribile vuoto negli occhi: erano esseri umani che avevano guardato oltre la pazzia, e ora vivevano abbracciati alla morte. Era terribile vedere i vecchi che tenevano i bambini tra le braccia e andavano nella direzione opposta al nostro senso di marcia, correndo senza mai fermarsi né voltarsi indietro.”
“Se solo sapeste che amico ho perso in battaglia... È successo non quarantadue anni fa, ma l’altro ieri... In mezzo alle montagne, nella sabbia, dove il caldo brucia tutto, infuocando la mia memoria, ormai lontana dall’infanzia. Noi da ragazzi leggevamo libri di guerra, lui di certo non poteva immaginare che sarebbe toccato a me trascinare il suo corpo dietro le pietre. Lontana trenta metri, soltanto trenta metri, ma quanto era lontana quella strada, tra notte e giorno... Sabbia e pietre, triste luce della luna sconosciuta sopra le teste. Onore alla bandiera! Addio amico mio, d’ora in poi sarai per sempre con noi. Perdonami, perché tu sei morto e io soltanto ferito, nelle montagne afghane, in Afghanistan. Se solo sapeste che amico ho perso in battaglia... La maledetta polvere ci riempiva gli occhi, e bruciava, colpito, il nostro blindato, nel cielo, come una libellula, volteggiava l’elicottero e, come voci dal passato, ovunque si sentiva urlare «Avanti!»... Come un nervo, si è strappato come un nervo teso e dolorante, e dall’alto verso di lui è partita in volo una pallottola... Sabbia e pietre, triste luce della luna sconosciuta sopra le teste. Onore alla bandiera! Addio amico mio, d’ora in poi sarai per sempre con noi. Perdonami, perché tu sei morto e io soltanto ferito, nelle montagne afghane, in Afghanistan.”