“La parola detta viene prima, molto prima della parola scritta. Ha un ritmo che si sposa con l'andatura dell'uomo, che è un animale nomade imprigionato dalla modernità.”
“Chi scrive contro la vanità vuole la gloria di avere scrittocose giuste, e i loro lettori la gloria di leggerecose giuste, e io che scrivo questo ho lo stesso desiderio, come forse anche coloro che lo stanno leggendo.”
“L'ultima cosa che si scopre scrivendo un libro è come cominciare.”
“Quanti aforisti ci vogliono per sostituire una lampadina? Quanti aforisti ci vogliono per sostituire una lampadina?… E via di seguito con la nostra piccola antipoesia, con l’orecchio appoggiato alla cassaforte del verso mentre cerchiamo le combinazioni, provando il corsivo con una parola, poi con quella successiva, sino a quando non sentiamo qualcosa cedere all’interno…”
“L’aforisma è nessuno che parla con nessuno; è meno letto che ascoltato di nascosto. Dio solo lo sa, quasi non è ancora stato scritto, e io già lo disconosco.”
Stamani mi sono concesso un sorriso davanti a una lettera che fa innocentemente riferimento al “mio amore per la forma aforistica”. Santocielo… pensate davvero che se avessi realmente scelta, scriverei cose simili? Occupiamo i margini in virtù del fato, non della lealtà.