“Siete voi di città che la chiamate natura. È così astratta nella vostra testa che è astratto pure il nome. Noi qui diciamo bosco, pascolo, torrente, roccia, cose che uno può indicare con il dito. Cose che si possono usare. Se non si possono usare, un nome non glielo diamo perché non serve a niente.”
“Probabilmente me ne sarei rimasto là tutto il giorno, con lo sguardo perso nella lava a sforzarmi di ricordare il mio nome.”
“- Andrea: My name is Andrea Margheritoni.- #: Ah, the italian soccer.- Andrea: Sì, the italian soc mel, sono io…”
“Senti, ma siamo sicuri che tu ti chiami Kekkon? perché secondo me tu sei più checcone!”
“Dovrebbe essere un diritto dell’uomoscegliere il proprio nome e cambiarlo cento volte al giorno, un nome non è nulla.”
“Sembra alquanto poco fantasioso, a meno che non sia raffinata lusinga, attribuire nomiregali a stili artistici nei quali i suddetti re non hanno messo neppure un dito.”