“In guerra mi facevano più impressione i vivi, che i morti. I morti mi sembravano dei recipienti usati e poi buttati via da qualcuno, li guardavo come se fossero bottiglie rotte. I vivi, invece, avevano questo terribile vuoto negli occhi: erano esseri umani che avevano guardato oltre la pazzia, e ora vivevano abbracciati alla morte. Era terribile vedere i vecchi che tenevano i bambini tra le braccia e andavano nella direzione opposta al nostro senso di marcia, correndo senza mai fermarsi né voltarsi indietro.”