“Gli arabi avevano a disposizione parecchi modelli di ordigni esplosivi, molti dei quali erano di fabbricazione italiana. Provenivano da San Marino: avevano meccanismi diversi, ma erano tutte armi micidiali. Alcune di quelle trappole erano sparse nelle città che noi dovevamo assediare, buttate per strada, nel tentativo di attirare l’attenzione dei nostri soldati. Avevano l’aspetto di cellulari, orologi, videocamere, ma purtroppo certe volte erano anche a forma di giocattolo, o di scatole di matite colorate.”