“Se non volete che i vostri figli conoscano la verità sulla vita, non mandateli ai miei spettacoli, perché io non dirò loro altro che la verità.”
“La nostra vera storia non è quasi mai decifrata da altri. La parte principale del dramma è un monologo, o meglio un dibattito intimo tra Dio, la nostra coscienza, e noi stessi. Lacrime, dolori, depressioni, delusioni, irritazioni, buoni e cattivipensieri, decisioni, incertezze, deliberazioni: tutto questo appartiene al nostro segreto, e sono quasi tutte incomunicabili e intrasmissibili, anche quando cerchiamo di parlare di loro, e anche quando abbiamo scriverle.”
“Le cose, una volta pensate, che bisogno c’è di dirle?”
“Dite sempre la verità, ma – salvo che nelle aule di giustizia – non dite mai tutta la verità. È scomodo e spesso arreca dolore.”
“Ciò che non puoi comunicarerovina la tua vita.”
Tutta quest'ansia di verbalizzare non la capisco. Sei davanti al Taj Mahal e che dici all'altro? "Bellissimo". C'è bisogno? Meglio godersi quella visione da solo, senza commenti.