Nella liquidità contemporanea si è privilegiato il "social" al "personal". E ci si illude di essere associati.
“Di rado le succedeva di dover rimediare a veri e propri disastri, anche se alcune colleghe raccontavano storie da far rizzare i capelli. Erano tutte piú vecchie di lei, e tutte convinte che Doree dovesse cercare di farsi strada. Le dicevano che doveva impratichirsi e puntare a un lavoro dietro una scrivania mentre era ancora giovane e di bell’aspetto. A lei però stava bene quel che faceva. Non le andava di dover conversare. Nessuna delle persone con cui lavorava era al corrente dell’accaduto. O, se lo erano, facevano finta di nulla. C’era stata la sua foto sul giornale: avevano messo quella con i tre bambini che le aveva scattato lui.”
“Era il genere di donna capace di sbandierare al mondo cosa contiene il cesto della biancheria sporca.”
“Rubare la vera storia è come rubare una parte della personalità di ognuno. È un crimine. La nostra memoria è composta da una combinazione di memoria individuale e memoria collettiva. Le due sono strettamente intrecciate. E la storia è la memoria collettiva. Quando questa viene rubata, o riscritta, non siamo piú in grado di sapere chi siamo.”
“Proprio come quando uno non riconosce la propria voce incisa su un registratore, mi chiedevo sempre se l’immagine che percepivo di me stesso non fosse un’immagine distorta che mi ero fabbricato su misura.”
“Non era possibile indovinare quali fossero i suoi pensieri e i suoi sentimenti solo osservandone l’espressione del viso o il tono della voce. E lui sembrava divertirsi non poco a confondere i suoi interlocutori. Aveva certamente una mente sveglia e rapida. Era il tipo di persona che ragiona seguendo una propria logica e formulagiudizi senza tenere in nessun conto le aspettative degli altri. Inoltre, sebbene non ne facesse sfoggio inutilmente, leggeva un’enorme quantità di libri e la sua erudizione si espandeva in numerosi campi. In fondo non era un uomo che parlasse molto, e non gli piaceva aggiungere troppe spiegazioni alle cose, ma quando era necessario sapeva motivare il proprio parere in modo logico e brillante. Se ne aveva voglia, poteva diventare anche estremamente caustico. Mirava al punto piú debole dell’interlocutore, e in un istante, con poche parole, era capace di inchiodarlo.”