“Zina lo portò a spasso al guinzaglio per il vicolo Òbuchov. Pallino camminava come fosse un detenuto, bruciando di vergogna, ma arrivato alla chiesa di Cristo Salvatore, sulla Prečìst’enka, capì perfettamente cosa significasse un collare nella vita. Negli occhi di tutti i cani che incontrava si leggeva un’invidia furibonda e vicino al vicolo Mërtvyj, un bastardo lungo lungo, con la coda mozza, gli abbaiò contro: «Canaglia da signori», «Leccapiatti da due soldi». Quando attraversarono le rotaie del tram un poliziotto osservò il collare con piacere e rispetto.”
“Chi non ha mai posseduto un cane non sa cosa significhi essere amato.”
“Storia del Mondo. I vulcani eruttarono. Gli oceani ribollirono. L'universo era in tumulto. Poi venne il cane.”
“Ieri ero un cane... oggi sono un cane... domani, probabilmente, sarò ancora un cane. Ah, c'è così poca speranza di far carriera...”
“L'unica volta in cui un cane viene complimentato è quando non fa nulla.”
“Lei si sentiva sempre molto sola, perché lui faceva molti viaggi per lavoro. Un giorno lui portò a casa un San Bernardo e le disse: Ti ho fatto un regalo. Si chiama Estrema Riluttanza. Così quando vado via potrai sempre dire che ti ho lasciato con estrema riluttanza.”