“Non c'è una sola religione orientale in cui una vergine illibata non metta al mondo un dio. E i cristiani, senza inventare nulla di nuovo, esattamente allo stesso modo hanno inventato il loro Gesù, che in realtà non è mai esistito.”
“In fondo, la critica al Cristianesimo potrebbe dunque ridursi a questo: che essendo una religione per letterali cretini, non si adatta a coloro che, forse per loro sfortuna, sono stati condannati a non esserlo. Tale critica, di passaggio, spiegherebbe anche in parte la fortuna del Cristianesimo: perché, come insegna la statistica, metà della popolazione mondiale ha un’intelligenza inferiore alla media, ed è dunque nella disposizione di spirito adatta a questa ed altre beatitudini.”
“In fondo, è proprio perché il Cristianesimo in generale, e il Cattolicesimo in particolare, non sono (soltanto) fenomeni spirituali, e interferiscono pesantemente nello svolgimento della vita civile di intere nazioni, che i non credenti possono sempre rivendicare il diritto, e devono a volte accollarsi il dovere, di arginare le loro influenze.”
“Il Vaticano rivendicava ancora una volta un duplice monopolio della verità: anzitutto, del Cristianesimo sulle altre religioni, e poi, del Cattolicesimo sulle altre sette cristiane.”
“Il regno dei cristiani non è di questo mondo, certo, ma per quale motivo trascurarlo quando per giunta permette il fasto, l'oro, la porpora, l'argento, il potere, la potenza, tutte virtù evidentemente dedotte dai messaggi del figlio del falegname?”
“Come a un'era precristiana è seguita un'era cristiana, inevitabilmente sta per seguire un'era postcristiana.”