“In un mondo dominato dai mass media, tutto viene a scarseggiare, tranne i dieci libri, i dieci dischi più venduti, i film più visti e le idee più correnti.”
“La grandezza della trasmissione radiotelevisiva è che può portare un programma a milioni di persone con un’efficienza incomparabile. Ma non può fare il contrario: portare un milione di programmi ad ogni persona. Ed è esattamente quello che internet riesce a fare così bene.”
“I media hanno il diritto-dovere di pubblicare per informare la collettività.”
“Le verifiche sono rare o pressoché inesistenti e se sbaglia il primo anello della catena l’errore viaggia in tutto il mondo senza smentite.”
La bella parolaccia di una volta viveva e vigeva in uno stretto regime di protezionismo. Gli areali in cui allignava erano rigorosamente delimitati: ricreazioni scolastiche, osterie, caserme, campi sportivi, uffici, strade trafficate, camere da letto, riunioni informali di amici oppure (un “oppure” molto importante) di amiche. Circolava quasi esclusivamente fra persone dello stesso sesso, e tendenzialmente coetanee. Trovarla scritta, o diffusa da mass media, era traumatico.
“Informare è dare una forma all’opinione pubblica: i media non sono semplici trait d’union fra un emittente e un pubblico ma ambienti, e prima ancora che informazione devono offrire avvolgimento e coinvolgimento.”