“Ho votato vari partiti. Mai Pci o cose del genere. Mai An. Mai Dc. Qualche volta socialista, Pri. Una volta Lega. L'ultima volta ForzaItalia.”
“Il mio partito non ha paura degli altri, è curioso. Il mio partito abbatte i muri, non alza i ponti. Il mio partito accoglie, non respinge gli elettori. Il mio partito si fa giudicare dai cittadini con il voto, non li giudica con moralismo supponente. Il mio partito usa la digitale, non il rullino. Il mio partito non è schizofrenico per cui un giorno vuole arrestare Berlusconi e il giorno dopo lo farebbe presidente della Convenzione costituente. Il mio partito rispetta la magistratura non solo quando manda gli avvisi di garanzia agli avversari. Il mio partito non cambia le regole di una gara perché ha paura di un candidato. Il mio partito prende i voti degli altri. Perché se non prende i voti degli altri, poi gli tocca prendersi i ministri degli altri. Il mio partito difende le donne non una volta l’anno, ma tutti i giorni, con la parità di genere. E sa che le quote rosa sono un sistema grezzo. Ma non ne ha trovato uno migliore. Il mio partito rispetta i referendum. Anche quando dicono che il finanziamento pubblico ai partiti va abolito. Il mio partito crede negli open data. Il mio partito vuole cambiare l’Italia, non gli italiani. Il mio partito non ha la puzza sotto il naso.”
“In Italia il Pd è la diga contro i populisti: chi piccona la diga, mette a rischio il Paese.”
“La sinistra realizza la straordinaria impresa di perdere elezioni politiche che sembravano già vinte, grazie a una campagna elettorale da manuale. Manuale dei perdenti, sia chiaro.”
“Punto a far lavorare il governo, non a farlo cadere. Enrico ci ha chiesto un patto di coalizione e io sono d'accordo.”
“Da mesi leggo sui giornali che Renzi vuole il posto di Letta: se avessi ambizioni personali, avrei giocato un'altra partita, non mi sarei messo a candidarmi alla segreteria del Pd.”