“Cosa si aspetta un signore che si fa diecimila chilometri in aereo per venire a vedere le nostre opere d’arte o i nostri paesaggi? Innanzitutto si aspetta di trovare un racconto all’altezza delle sue attese. Quel signore ha progettato un viaggio, lo ha sognato, pregustato. Nella sua casa in Michigan o nell’ufficio di Tokyo dove lavora ha cercato di immaginarsi l’arrivo, ne ha parlato in famiglia e con i colleghi, ha fantasticato sul suo giro europeo. Arriva in Italia e scruta tutto, coltivando persino i dettagli. Immaginava di arrivare nella patria della bellezza ma scorge molte volgarità intorno a lui. Ho sempre pensato che, se guardiamo all’orizzonte, il cielo comincia rasoterra. Dunque dobbiamo partire dalle piccole cose. Il primo gesto rivoluzionario per investire sul turismo sarebbe pulire la metropolitana di Roma, liberare dalle scritte sui muri le nostre città, mettere qualche spazzino in più nei centri storici più belli. Direte: pensa a te, sindaco, sono cose che puoi fare anche tu. Certo, sono cose che io «devo» fare. Ci provo, quotidianamente. Ma, ancora una volta, il Paese-che-complica-anche-le-cose-semplici cerca di mettersi di traverso.”

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Tratto dal Book Oltre la rottamazione: Nessun giorno è sbagliato per...

Matteo Renzi
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Nato 11 gennaio 1975 a Rignano sull'Arno (Firenze)

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