“Ogni volta che ci imbattiamo in una di quelle parole intensamente giuste in un libro o in un giornale l'effetto risultante è sia fisico che spirituale, ed elettricamente esatto: essa pizzica squisitamente tutt'intorno dentro le guance e ha un gusto pungente, croccante e buono come il burro autunnale che manteca il sumac. Uno non ha il tempo di esaminare la parola e votare sul suo grado e posizione, tanto è immediato il riconoscimento automatico della sua supremazia.”