“Per me è sempre speciale giocare a S. Siro, è un grande stadio. Quello che ti dà più emozioni. Diverso da quelli inglesi, ma speciale.”
“Bagarini, siete la razza evoluta dei bagarozzi!”
“Squatra grande, squatra mia! La dumenica mi tieni cumpagnia!”
Allora, oggi vi leggerò quacche brano tratto da "i' Vangelosecondo Me". Era la prima domenica de i' ggirone di ritorno dell'anno di grazia millenuvecient' sessantadue. Sullo stadio di San Sir' il cielo da sereno di colpo, per incanto, si scurò. Tutti i nuvolon' ner' hann' accuminciat' a scuntrarse, e buttavano saette, lambi, strill', un burdello tremendo dentro il celo, di colpo, dalle nubi squarciat' come da due potentimani spunta il crapino di Dio – un bell'uomo, sui quarant'anni – che punta il suo indice tremendo su i' ccampo di San Siro e dice: "Gianni Rivera, ciapp' questo pallone, un Tango, e vai in giro per il mondo a insegnare il giuoco del calcio!"
“Bandiera panamense? Io pensavo fosse il gagliardetto del Genoa!”
“Gli interisti dimostrano di avere un cuore di ferro. Perché sono tredici anni che resistono benissimo allo stress di non vincere nulla.”