“Lettori del presente, abbiate pazienza, ma mi tocca aprire una breve parentesi per quelli che dovessero mai raccogliere queste pagine in un lontano futuro. Se per caso state pensando di introdurre la proprietà privata, date retta a me: fermatevi finché siete in tempo. Noi lo abbiamo fatto e, da quando abbiamo piantato il primo paletto, il nostro mondo ha fatto un passo indietro da cui non si è più ripreso. Se invece anche la vostra civiltà vi ha spinto a vivere in zolle di terra delimitate dal filo spinato, be’… non serve spiegarvi che avete fatto un pessimo affare. Chiusa parentesi, rieccomi a voi.”
“Il capitalismo è come la matematica. È amorale. È bravo a produrrericchezza; è pessimo nel distribuire ricchezza. A meno che non operi all'interno di una struttura morale, produrrà una società ingiusta.”
“Molti americani hanno a lungo nutrito l’idea che i grandiprogressieconomici siano sempre il risultato di uno Stato che si fa da parte e permette alla mano invisibile del capitalismo di regnare in mercati liberi e incontrollati. Gli europei, e molti altri popoli del mondo, sono assai meno convinti delle virtù di uno sfrenato capitalismo liberista e storicamente hanno mostrato di preferire uno Stato presente e coinvolto in maniera attiva nei processi economici, con l’obiettivo di mantenere un modello di mercato socialmente più equilibrato. Eppure, anche nelle più moderate economie ispirate al benesseresociale si manifesta un crescente sentimento populista – sia pur per ora minoritario – che tende a limitare il tradizionale ruolo dello Stato nell’economia, proprio nel momento in cui avremmo bisogno di un coinvolgimento più attivo dei governi nel settore privato, al fine di rivitalizzare l’economia e gli scambi.”
“Anche se nell'Irlanda del Nord non ci fossero centomila disoccupati, la miseria delle paghe griderebbe vendetta per gli enormi profitti della classe dominante e capitalistica, che prospera con le ferite, il sudore e le fatiche del popolo.”
“Nelle discussioni sul sistema capitalistico, coloro che sostengono la necessità di distribuire la ricchezza dimenticano l'importanza di crearla.”
“Se la scuola non funziona, se è al collasso, come da noi, il cittadinomaturo e consapevole non nasce. Poi c'è la crisi etica, che produce il capitalismo selvaggio, il supercapitalismo di cui parla Guido Rossi. E c'è una crisi di capacità cognitiva che ci fa perdere il controllo sulla realtàpolitico-sociale.”