“Contrariamente a tutti i filistei neoliberali che sostengono io sia un determinista economico – detto dalle teste di legno che vanno in giro a dire che i mercati sono alla base della libertà, che faccia tosta! – ho spiegato che quando la borghesia è minacciata, dà il potere a chiunque è in grado di toglierla dai guai. A chi importa dei diritticivili, delle elezioni e della libertà di stampa quando il dominio del capitale è in pericolo?”
“E quale donnaintelligente vorrebbe fare la casalinga per un coglione qualsiasi?”
“La maggior parte dei lavoratori al mondo ora è composta da donne, ma la grande maggioranza di femministe non sono lavoratrici.”
“Quando la Gran Bretagna governava i mari, un guidatore di locomotiva lavorava per trenta ore consecutive con disastrose conseguenze. Le sciagure ferroviarie erano chiamate allora «atti di Dio». Io li chiamai atti del capitalismo.”
“Dei miei contemporanei solo Darwin ce l’ha fatta alla grande. E lo capii subito. Friedrich mi convinse a dedicargli Il Capitale ma Darwin, codardo fino all’ultimo, declinò. A ripensarci, probabilmente aveva ragione. Se avesse accettato, la selezione naturale sarebbe stata considerata un’altra cospirazione marxista.”
“La gente dovrebbe leggere i grandi economisti Adam Smith o David Ricardo. Che non sono esattamente inglesi: uno è scozzese, l’altro un ebreo sefardita, due stirpiintelligenti che conoscono il valore dei soldi. I tedeschi come Hegel trasformano i cappelli in idee. Preferisco i britannici, che trasformano le idee in cappelli.”
