“Eleonora mi lasciava biglietti, mi faceva la posta. Voleva darmi se stessa, insisteva per trovarci da soli. Avrei potuto approfittarne molto di più. Era sfacciata, puzzava di miseria e ambizionesessuale, era il classico mangime per ragazzi in golf di cachemire. Suonò a casa mia, sapendo di trovarmi solo.”
“Le compagne di classe, come pure le ragazzine del quartiere, erano elusive, e distanti. Già la loro presenza era una concessione che facevano sospirare e pesare. Tanto meno offrivano un appiglio che consentisse di acchiapparle.”
“Io assumo sempre lo stesso tipo di ragazza: alla moda, magra ovviamente... e che venera la rivista, ma capita poi che si rivelino spesso, non lo so, deludenti e... stupide. Perciò con te, con quel curriculum notevole e il grande discorso sulla tua cosiddetta etica del lavoro ho creduto che tu potessi essere diversa, mi sono detta, provaci, corri il rischio, assumi la ragazza sveglia e grassa. Avevo una speranza, mio Dio, io vivo di speranze. Comunque alla fine mi hai deluso più tu di… di tutte le altre ragazze galline.”
- Leonard: E tu che mi dici, Stuart, tu ce l'hai la ragazza?- Stuart: Oh, sì, l'ho conosciuta al Comic-Con. L'unico posto al mondo dove la frase: "Ho un negozio di fumetti" funziona per rimorchiare.
“Credo che il sogno di ogni ragazza sia quello di trovare un cattivo ragazzo stanco di essere cattivo.”
“Non mi sono mai sentita sofisticata, cool o sexy. Non una sola volta. Per una ragazza non sono aspetti importanti.”