“Quel bacio prezioso e fragile che la mamma mi affidava di solito quando ero già a letto al momento di addormentarmi, bisognava trasportarlo dalla sala da pranzo in camera mia e custodirlo per tutto il tempo in cui mi svestivo, senza che la sua dolcezza si frantumasse, la sua essenza volatile si disperdesse o evaporasse, e, proprio quelle sere in cui avrei avuto bisogno di riceverlo con maggior precauzione, bisognava che lo prendessi, lo sottraessi bruscamente, pubblicamente, senza nemmeno aver il tempo e la libertà necessaria di dedicare a ciò che facevo quell’attenzione dei maniaci che si sforzano di non pensare ad altro mentre chiudono una porta, per essere in grado, quando quella loro morbosa incertezza li riprende, di opporle vittoriosamente il ricordo del momento in cui l’hanno chiusa.”
“Era il bacio con il quale sarebbero stati confrontati tutti gli altri della sua vita per risultare puntualmente inferiori.”
“Ora aggrappati al mio braccio, Tieniti forte. Visiteremo luoghi oscuri, ma io credo di sapere la strada. Tu bada solo a non lasciarmi il braccio. E se dovessi baciarti nel buio, non sarà niente di grave: è solo perché tu sei il mio amore.”
“A cosa servono i baci se non si danno?”
“- Monica: Quello che voi ragazzi non capite è che per noi il bacio è importante quanto tutto il resto.- Joey: Seee, certo. [Perplesso] Veramente?”
“A far l’amore o baciarsi ci si riesce sempre, e ci si riesce bene, talvolta anche se ci si odia.”