“C’è fiducia nel suo sguardo, sa che non lo abbandonerò e che nella mia testa di cane c’è un’idea che posso spiegare solo coi miei gesti e movimenti canini, perché al principio dei tempi il Ngünemapu ha disposto che gli animali e gli uomini non si capissero parlando ma attraverso i sentimenti espressi dal modo di guardare.”
“Il cane è un santo. È schietto e onesto di natura. Sa per istinto quando non è desiderato; se ne sta accucciato quasi immobile per ore, quando il suo re sta lavorando sodo. Ma quando il suo re è triste e preoccupato, allora si alza furtivamente e appoggia il muso sul suo grembo. Non angustiarti. Non preoccuparti se tutti ti abbandonano. Andiamo a fare una passeggiata e dimentichiamocene.”
“Un cane ammette felicemente la superiorità del suo padrone su se stesso, accettando il suo giudizio come finale, ma, contrariamente a ciò che molti amanti dei cani credono, egli non considera se stesso uno schiavo. La sua sottomissione è volontaria, ed egli si aspetta che i suoi propri piccoli diritti vengano rispettati.”
“Siete mai entrati in una stanza e avete dimenticato perché ci siete entrati? Io penso che questo sia il modo in cui i cani trascorrono le loro vite.”
“Una porta è quella cosa rispetto alla quale un cane si trova sempre dalla parte sbagliata.”
“Una porta è qualcosa dalla cui parte sbagliata un cane si trova perpetuamente.”