“Dev'esserepropositoeguale dell'insegnante e del discepolo: che uno voglia giovare e l'altro apprendere.”
“Meglio una testa ben fatta che una piena di nozioni.”
“Coloro che intraprendono il compito di impartire a parecchie menti di diversa misura e struttura le stesse lezioni si ritrovano con solo due o tre che producono validi frutti.”
“Io preferisco la compagnia dei contadini perché non sono stati istruiti sufficientemente per ragionare in modo sbagliato.”
“Si dovrebbe avere cura di selezionare una guida la cui testa è valida piuttosto che piena.”
Che al ragazzo gli si faccia passare tutto al setaccio e non gli si metta in testa nulla con la sola forza dell'autorità: i princìpi di Aristotele non siano a forza i suoi princìpi, non più di quanto lo siano quelli degli stoici e degli epicurei. Che gli si prospetti una varietà di giudizi: egli sceglierà se può, altrimenti rimarrà nel dubbio. Soltanto i pazzi sono sicuri e decisi. "Che non men che saver dubbiar m'aggrada". (Dante, Inferno, XI).